L’impegno di Aifm per scuole di specializzazione

Firenze, 9 giu. (askanews) – Firenze ospita il dodicesimo congresso nazionale dell’associazione di fisica medica sanitaria. Un anno importante, questo per Aifm, perché nel 2023 ricorre il 25esimo anno di nascita dell’associazione. La fisica medica ha compiuto nel frattempo balzi da gigante nei settori di applicazione che passano dalla radioterapia, la diganostica per immagini, la medicina nucleare fino alla radioprotezione.”Oggi però si affacciano settori nuovi, non solo visioni trasversali tra questi settori, cosa che ha dato in realtà ottimi frutti anche in passato, ma davvero nuovi ambiti, nei quali si cerca di costruire il futuro dei giovani fisici medici, agendo soprattutto sulla formazione”, ha spiegato Carlo Cavedon, presidente di AIFM.Oltre 700 i partecipanti. Tra i temi più rilevanti, che guardano al futuro, l’intelligenza artificiale, la radiomica e la gestione dei Big Data.”Noi abbiamo organizzato questo evento in modo che tutti i partecipanti si sentissero protagonisti del congresso, creare una comunità di persone che fanno lo steso lavoro e insieme concorrono per far crescere questa disciplina”, ha spiegato Stefania Pallotta, coordinatrice scientifica del Congresso.”Con Stefania abbiamo veramente cercato di far sì che ci fosse una condivisone e un’occasione di incontro attraverso il lavoro che viene svolto” Per quanto riguarda i giovani, l’Aifm si sta battendo per un adeguato riconoscimento delle scuole di specializzazione”, ha aggiunto il coordinatore scientifico Alberto Torresin.Cavedon ha sottolineato che “siamo ancora in una situazione in cui viviamo una disparità tra le scuole di specializzazione in fisica medica e le scuole di specializzazione di area medica in generale. Le scuole di specializzazione in fisica medica non beneficiano, fino ad oggi, dei contratti di formazione”.Intanto, dall’anno della fondazione l’Aifm ha registrato una crescita da meno di 400 a 1400 soci.

Sanità, a Firenze il congresso dei Fisici Medici