Favorito Lai, vice dell’attuale presidente, morbido su indipendenza

Roma, 8 gen. (askanews) – Decine di migliaia di persone si sono radunate nel sud di Taiwan per i cortei del “Super Sunday” guidati dai tre principali candidati, nel fine settimana finale prima delle elezioni cruciali in programma sabato 13 gennaio.Il voto è seguito da vicino da Pechino e Washington, con il vincitore che potrebbe determinare il futuro delle relazioni dell’isola democratica, mentre l’atteggiamento della Cina si fa sempre più aggressivo.Il candidato favorito, l’attuale vice-presidente Lai Ching-te del Partito democratico progressista (Democratic Progressive Party, DPP) attualmente al governo, ha chiesto di scegliere tra “democrazia e autocrazia”.Lai Ching-te e il compagno di tandem Hsiao Bi-khim sono stati definiti da Pechino “un duo indipendente”, meno disposti a sostenere le posizioni del DPP e della presidente attuale Tsai Ing-wen di difendere Taiwan come uno stato sovrano separato dalla Cina.La Cina ha tagliato le comunicazioni di alto livello con Tsai durante il suo mandato di 8 anni e inviato un numero senza precedenti di jet e navi intorno a Taiwan, una dimostrazione di forza militare che ha creato timori concreti sulla possibilità dello scoppio di una nuova guerra.Il suo principale sfidante Hou Yu-ih, del Kuomintang (Kmt), sindaco di New Taipei City, è invece su posizioni pro-Cina e ha avvertito gli elettori che il Dpp porterà Taiwan “vicino alla guerra”.Lai, il vice di Tsai, in passato era infatti molto più a favore dell’indipendenza dell’isola, una “linea rossa” per Pechino, mentre negli ultimi mesi ha ammorbidito la sua posizione.Infine, il terzo candidato del Taiwan People’s Party (Tpp), Ko Wen-je, ha fatto un balzo inaspettato nei sondaggi, raccogliendo le preferenze dei giovani, con i suoi attacchi contro gli altri due partiti.

Taiwan va al voto, tra i timori di una nuova guerra mondiale