Gianluca Masi (Virtual Telescope Project): col binocolo guardate verso nord-ovest
Roma, 16 mar. (askanews) – In queste sere sta lasciando Andromeda per entrare nella costellazione dei Pesci; parliamo della cometa 12/P Pons-Brooks – soprannominata anche la “cometa del diavolo” per la forma “a corna” della chioma – che si pavoneggia in cielo con la sua coda che diventa sempre più luminosa, man mano che si avvicina al Sole, con il passaggio più viciNo (perielio) previsto per il 21 aprile 2024, mentre il punto più vicino alla Terra (perigeo), dovrebbe essere raggiunto il 2 giugno.Gli appassionati possono osservarla con un binocolo o un telescopio come ha spiegato ad askanews l’astrofisico Gianluca Masi, del Virtual Telescope Project.”Non è, purtroppo, un astro piumato visibile ad occhio nudo, supererà marginalmente la soglia di visibilità naturale con i nostri sensi ma sarà appena percettibile soltanto stando sotto cieli bui. Dunque, nulla di spettacolare, però basta un binocolo o un piccolo telescopio, già adesso, guardando poco dopo il tramonto, in direzione nord-ovest, per apprezzarla”.La cometa fu scoperta nel luglio 1812 dall’astronomo Jean-Louis Pons e poi riosservata da William Robert Brooks nel 1883 che ne confermò la periodicità di circa 71 anni.”È tra le più brillanti e appartiene, con il suo periodo, alla famiglia della cometa di Halley che ha un periodo di poco più lungo. È, ancora una volta, un’occasione per rendersi conto di quanto affascinante e quanto straordinaria sia la bellezza del cielo stellato sopra di noi”.(Immagini Nasa e Virtual Telescope Project)