Tassani: grazie a innovazione agricoltura sempre più sostenibile
Roma, (askanews) – Oltre 30 milioni l’anno investiti in attività di ricerca e sviluppo da parte delle aziende associate, agricoltura 4.0 in crescita e superfici coltivate secondo metodo biologico in Italia in continuo aumento. È la fotografia scattata dal nuovo Osservatorio Agrofarma, il report di Agrofarma – Federchimica realizzato da Areté, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food, presentato a Palazzo Madama su iniziativa del senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato. Il report fornisce, con cadenza semestrale, informazioni e dati utili a seguire l’evoluzione dell’agricoltura italiana.”Emerge l’immagine di un settore in grande crescita – dichiara ad askanews Enrica Gentile, Founder e Ceo di Areté – e molto proiettato sull’innovazione, sulla ricerca e sviluppo e soprattutto sul sostenere lo sviluppo di un settore agricolo che sta migrando verso la sostenibilità. Quindi cresce il settore degli agrofarmaci, siamo complessivamente intorno a 1,2 miliardi di fatturato nell’ultimo dato disponibile ma con una crescita che è stata del 38% negli ultimi 5 anni. Sta crescendo tutto quello che all’interno dell’agricoltura va nell’ottica della sostenibilità, quindi aumenta l’agritech arrivato a 2,5 miliardi di fatturato in crescita quasi del 20% rispetto all’anno scorso; aumentano le superfici a biologico che rispecchiano la domanda di sostenibilità. Nell’ambito degli agrofarmaci è palesemente in crescita la quota del mercato degli agrofarmaci dedicati all’agricoltura sostenibile quindi utilizzabili anche in agricoltura biologica”.La sostenibilità, dunque, come parola chiave dell’agricoltura di oggi e di domani sostenuta dall’innovazione, indispensabile per affrontare le sfide che il comparto si trova ad affrontare.”L’innovazione procede di pari passo con l’agricoltura da tanti anni – dichiara ad askanews il presidente di Agrofarma-Federchimica, Paolo Tassani -. In Italia abbiamo già svariati esempi di numeri che ci mostrano la riduzione degli input chimici a parità di superficie. Questa riduzione si è marcata molto negli ultimi 20 anni grazie all’utilizzo di nuovi prodotti più sostenibili, che vanno impiegati a dosi più basse e abbiamo anche nuove modalità applicative che ci permettono di utilizzarli quando serve, nella quantità che serve e nel momento in cui serve”.Il settore agricolo è impegnato poi a fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico, ricorrendo ancora a ricerca e innovazione per trovare possibili soluzioni.”Oggi – aggiunge Tassani – ci sono delle tecnologie legate all’evoluzione assistita del genoma che permettono con tempi più brevi di mettere a disposizione delle colture, delle varietà che siano più tolleranti ad esempio alla siccità che è una delle caratteristiche che ci stiamo attendendo dal cambiamento climatico. Questo, combinato con altri fattori, come l’impiego armonizzato di sostanze di origine naturale come biostimolanti che aumentano la tolleranza agli stress delle colture, per dare soluzione a un problema che si sta manifestando in tutta la sua intensità”.