Roma, 14 giu. (askanews) – “La missione Euclid è una missione di tipo cosmologico con un obiettivo veramente ambizioso che è quello di studiare la parte oscura dell’Universo, quel 95% dell’Universo che non è fatto di atomi come siamo fatti noi, le stelle, tutto quello che conosciamo ma è fatto di qualche cosa che non conosciamo. Quindi vogliamo capire che cos’è questa grandissima parte dell’Universo che non conosciamo ancora. Per studiare queste cose oscure, che non si possono vedere è impossibile farlo direttamente, quindi lo possiamo fare solo in un modo indiretto. Però bisogna studiare l’Universo in modo globale, quindi il nostro è un telescopio a raggi infrarossi e nel visibile che può coprire il cielo sia in due che in tre dimensioni andando in profondità e quindi indietro nel tempo, una grandissima parte dell’Universo, circa il 36%. Facendo questo possiamo studiare tutto l’Universo visibile e da questo, con particolari tecniche, possiamo derivare indirettamente qual è il contenuto di materia oscura e di energia oscura”. A descrivere ad askanews l’obiettivo della missione dell’Agenzia spaziale europea Euclid è Giuseppe Racca, Project manager della missione Euclid di Esa, intervenuto all’evento organizzato dall’Agenzia spaziale italiana per illustrare l’ampio contributo del nostro Paese a questa missione scientifica che sarà lanciata i primi di luglio.

Racca (Esa): con Euclid a caccia della parte oscura dell’Universo