Il premier sulle regioni separatiste Ossezia del Sud e Abcasia

Roma, 8 ago. (askanews) – La Georgia ha denunciato l'”aggressore russo” e ha chiesto la “fine dell’occupazione” nelle due regioni georgiane, nel 15esimo anniversario della guerra contro la Russia. A margine delle commemorazioni nel cimitero della capitale Tbilisi, Irakli Garibachvili, primo ministro georgiano, ha dichiarato ai giornalisti: “La nostra sfida principale è di mettere fine all’occupazione. Sappiamo da un bel po’ che la Russia è un occupante, un aggressore, noi lo sappiamo e tutto il mondo lo sa”. “É una tragedia terribile che è accaduta nel nostro Paese e al nostro popolo. Una prova che è costata la vita a più di 400 persone e ne ha ferite più di 2.000, producendo gravi conseguenze per la nostra nazione”.Nella notte tra il 7 e l’8 agosto 2008, l’esercito russo interveniva in Georgia per portare soccorso alla piccola regione dell’Ossezia del Sud, territorio separatista pro-russo contro cui Tblisi aveva avviato un’operazione militare. Un accordo di pace fu trovato al ritiro delle truppe russe, ma Mosca ha riconosciuto l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e di un’altra regione separatista, l’Abcasia, dove mantiene una forte presenza militare.

Georgia 15 anni dopo: “Russia aggressore, metta fine all’occupazione”