Piantine cresciute in laboratorio per ripopolare le foreste
Kings Canyon National Park (California), 4 set. (askanews) – Gli incendi che hanno devastato la California negli ultimi anni hanno colpito anche le sequoie giganti, alberi imponenti che vivevano lì da migliaia di anni. Impressionanti le immagini dall’alto delle foreste bruciate. Un patrimonio che il National Park Service degli Stati Uniti vuole provare a salvare, dando una mano alla Natura: con piantine cresciute in laboratorio che, si spera, possano dare il via alla rinascita dei boschi.L’obiettivo, spiega Christy Brigham, responsabile della gestione delle risorse e della scienza del Sequoia and Kings Canyon National Parks, è “ricostituire un numero sufficiente di sequoie nei primi anni dopo l’incendio, in modo da avere alberi tra 60, 100, 400 anni”. “Stiamo proponendo di ripiantare qui a Redwood Mountain Grove, perché il comportamento del fuoco che abbiamo avuto è ben al di fuori di ciò a cui questi alberi si sono adattati e non vediamo qui il numero di piantine che ci aspettiamo e che riteniamo necessarie per far ricrescere una foresta di sequoia”.Le sequoie più grandi superano i 90 metri di altezza; le più antiche hanno oltre 3.200 anni. Oggi si trovano solo in un ristretto areale in California. In realtà hanno bisogno del fuoco per riprodursi: si sono adattate per sopravvivere ai regolari incendi forestali e hanno imparato a sfruttarli per mantenere l’equilibrio tra gli alberi giovani e quelli vecchi; eliminare la vegetazione intorno per creare spazio e luce, debellare i parassiti e stimolare la germinazione delle piante. Ma il cambiamento climatico dell’ultimo decennio ha aggravato la siccità; la vegetazione si è seccata troppo, diventando una polveriera pronta a esplodere.Secondo il National Park Service gli incendi del 2020 e del 2021 sono stati troppi, uccidendo 14.000 alberi adulti, fino a un quinto di tutti gli esemplari del Pianeta. Da qui la decisione di provare ad aiutare la Natura.